Per legge, i referendum abrogativi non possono essere espletati nello stesso anno in cui ci sono le votazioni per il rinnovo del Parlamento. 123 della Costituzione attribuisce alle Regioni la facoltà di regolare nei propri statuti l’esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi. 134 cost. Nella dichiarazione di ammissibilità di tali referendum abrogativi in merito alla legge n. 40/2004, la Corte Costituzionale ha esplicitamente sottolineato che l’eventuale accoglimento della proposta referendaria non avrebbe fatto «venir meno un livello minimo di tutela costituzionalmente necessario, così da sottrarsi alla possibilità di abrogazione referendaria» (sentenza n. 49 del 2005). La prima di queste che in dottrina ha avuto il maggior seguito, inquadra la consultazione popolare prevista dall'art. E’ uno strumento di democrazia diretta, che consente agli elettori non di eleggere i propri rappresentanti, bensì a rispondere senza intermediari, ad uno specifico quesito con un " sì " o con un " no " su un tema oggetto di discussione. Quindi non bisogna fare confusione con quanto previsto per il referendum abrogativo (articolo 75 della Costituzione) che serve per depennare in via totale o parziale una legge o un atto avente valore di legge. art. 75 della Costituzione dall'azione dell'istituto. non è uno step necessario e obbligatorio del procedimento di revisione ma ha carattere eventuale. [25] In particolare si criticava la regola nella quale ciascun partito rappresentato in Parlamento aveva gli stessi diritti (stessi spazi murali, stesso tempo televisivo) dell'organizzazione promotrice del referendum. L'autore mise al centro della propria indagine scientifica il secondo comma dell'art. Appare quindi problematico definire la funzione svolta e quale natura abbia la consultazione su una legge di revisione costituzionale quando sia stata richiesta, anche o soltanto, da quelle stesse forze politiche che, essendo in maggioranza al momento dell'approvazione, hanno voluto la legge oggetto di referendum. I limiti consequenziali a questi due presupposti sono quattro: Era in questione l'ammissibilità di dieci referendum abrogativi avanzati dal Partito Radicale. La disposizione costituzionale cita espressamente "le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali". Qui interviene una solidarietà interna alla classe politica che, al di là dei contrasti che possono manifestarsi sulla sostanza delle singole decisioni, deve sempre necessariamente costituirsi pena una grave destabilizzazione di tutti gli equilibri».[24]. L'iter procedurale previsto dall'art. Questa funzione di controllo non è ovviamente lasciata alla libera disponibilità dei soggetti legittimati a richiedere il referendum ex art. La Corte Costituzionale, con sentenza 16-17 maggio 1978, n. 68 ha però dichiarato l'illegittimità costituzionale di questo articolo, limitatamente alla parte in cui non prevede che se l'abrogazione degli atti o delle singole disposizioni cui si riferisce il referendum venga accompagnata da altra disciplina della stessa materia, senza modificare né i principi ispiratori della complessiva disciplina preesistente né i contenuti normativi essenziali dei singoli precetti, il referendum si effettui sulle nuove disposizioni legislative. συνταγματικό δημοψήφισμα . ; quest'ultimo è uno strumento di democrazia diretta previsto dall'Assemblea costituente nella logica di garantire le minoranze da possibili sperequazioni operate dal legislatore ordinario poiché la maggioranza politica può benissimo abrogare una legge (o un atto che ne ha la forza) all'interno delle aule parlamentari. mod., gerundivo neutro sostantivato del verbo referre «riferire», dalla locuz. Suggerisci una nuova traduzione/definizione quadro costituzionale. Referendum costituzionale del 4 dicembre 2016: che cos'è e perché si vota artt. Il 25 ottobre 2009 si svolsero in Alto Adige le votazioni su cinque referendum propositivi di iniziativa popolare, ma nessuno di questi raggiunse il quorum (40% degli aventi diritto al voto). lat. I referendum istituzionali non hanno un quorum minimo e sono una forma di referendum a cui si ricorre in eventi storici particolarmente importanti. Un terzo filone di pensiero che si riscontra in dottrina e anche nella prassi, è anche quello secondo cui il referendum "costituzionale" sarebbe una consultazione "approvativa" o "di approvazione" in quanto l'intervento del corpo elettorale sembra essere una sorta di approvazione nei confronti delle leggi costituzionali; un elemento che va a incidere non sulla loro validità, bensì sull'efficacia di questi atti normativi. È quindi chiaro che in casi di tal genere questo istituto di democrazia diretta non si comporta come elemento dinamico bensì come un ulteriore elemento che favorisce la staticità del sistema, affermazione questa che può essere spiegata facendo riferimento a più motivi: in primo luogo si ha referendum solo ed esclusivamente nei casi di approvazione di riforme costituzionali da parte di Camera e Senato, in secondo luogo il popolo, tramite la consultazione, è chiamato a pronunciarsi contro le riforme approvate. L'art. Il testo costituzionale prevede fondamentalmente tre tipologie di referendum: abrogativo, territoriale e costituzionale. "Se prima della data dello svolgimento del referendum, la legge, o l'atto avente forza di legge, o le singole disposizioni di essi cui il referendum si riferisce, siano stati abrogati, l'Ufficio centrale per il referendum dichiara che le operazioni relative non hanno più corso."(art. Un'altra dottrina evidenzia, soltanto in maniera indiretta, la funzione di garanzia del referendum "costituzionale" poiché afferma che questo istituto non rappresenta altro che un controllo esterno in quanto opera come una sorta di "veto popolare" verso la decisione parlamentare che ne è oggetto. Referendum costituzionale e abrogativo: le differenze. Il referendum costituzionale è invece, come già detto, un atto di controllo politico diretto a prevenire possibili disfunzioni della legislazione di rango costituzionale. .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}La Corte costituzionale può essere adita se una nuova legge non rispetta gli esiti del referendum popolare. Gli elettori sono stati chiamati alle urne ben 14 volte per pronunciarsi su 59 quesiti abrogativi. E che differenza c’è con quello “abrogativo”? Thursday UTC+01 at Dipartimento Di Giurisprudenza. [12], Con la decisione di legittimità del 1987 circa i quesiti abrogativi di norme sulla caccia, del Partito Radicale e dei Verdi, veniva introdotto dalla Consulta il divieto per le domande "esposte ad ambiguità di significato". Visione questa ripresa da una larga parte della dottrina in cui il referendum costituzionale viene anche definito come "di resistenza" poiché indetto in virtù della richiesta, anche disgiunta, di soggetti minoritari e frazionari tassativamente indicati dell'art. I referendum "propositivi", "deliberativi" e "legislativi" non sono previsti né dalla Costituzione italiana, né dagli Statuti degli enti locali. Sinistra Socialista Piemonte per il Risorgimento Socialista . 138, comma 2, Cost. Le camere in seconda deliberazione devono raggiungere la maggioranza assoluta, cioè è necessario il voto favorevole del 50 % più 1 dei componenti la Camera. Le leggi costituzionali richiedono la doppia deliberazione delle camere del Parlamento con intervallo di almeno tre mesi tra la prima e la seconda votazione. Una seconda modalità è stata quella di evitare lo scontro aperto e il rischio della sconfitta su questioni per le quali l'orientamento prevalente dell'opinione pubblica sembra favorevole ai promotori delle iniziative referendarie, salvo approvare, dopo la vittoria referendaria, nuove leggi che vanificano in tutto o in parte l'esito del voto popolare (è quanto accaduto in tema di responsabilità civile dei magistrati con la legge Vassalli del 1987 e in tema di finanziamento statale ai partiti politici dopo il referendum del 1993). Il referendum costituzionale è uno strumento previsto dai padri costituenti per il procedimento aggravato di revisione della Costituzione. ROC n.31425) - P. IVA: 13586361001, $('#search-input').focus()); per l'adozione di decisioni da parte della Camera e del Senato. In più non è possibile abrogare mediante referendum disposizioni costituzionali, gerarchicamente sovraordinate alla legge ordinaria e quindi abrogabili solo mediante il procedimento aggravato previsto dall'art. I referendum provinciali e comunali sono sottoposti però alle normative, più o meno restrittive, stabilite dalle singole amministrazioni riguardo agli aspetti pratici, che ne hanno reso difficile l'utilizzo: ad esempio inserendo il quorum di validità, prevedendo un alto numero di firme, limitando il numero di materie non referendabili oltre a quelle previste dalla legge oppure non prevedendo l'abbinamento alle elezioni europee e nazionali. 75) relativo alle leggi ordinarie. e comun. Il referendum del 20-21 settembre ha carattere confermativo della legge costituzionale che prevede un numero di 400 deputati e di 200 senatori elettivi. referendum istituzionale loc.s.m. Sempre con riferimento alla natura del tipo di referendum qui in esame è necessario dire che parte della dottrina e della giurisprudenza costituzionale lo definiscono come "confermativo". Dato il tipo di referendum non è richiesto per la suo validità un quorum di elettori partecipanti al voto come nel caso di referendum abrogativo: chi condivide la riforma deve votare sì, i contrari no. Usando un'espressione più diretta è possibile dire che in virtù dell'attuale configurazione del procedimento di revisione costituzionale ex art. 138 Cost. lat. Il quesito elettorale di Camera e Senato, nell'eliminare la quota di seggi assegnati con metodo proporzionale, non assicurava la costante operatività dell'organo, dato che per i seggi corrispondenti alla quota proporzionale, la normativa di risulta non ne consentiva l'assegnazione con un metodo alternativo. 138). 132, c. 1), quello riguardante il passaggio da una Regione a un'altra di Province o Comuni (art. Da sich in einem Referendum die gesamte Wahlbevölkerung unmittelbar zu einer politischen Frage äußern kann, wird das Ergebnis … r/italy: Reddit Italy - Italia - Sentirsi a casa Welcome everyone! Concludendo sul punto appare innegabile riconoscere al referendum costituzionale una natura oppositiva (quindi l'essenza di uno strumento di garanzia per le minoranze) conformemente al dettato costituzionale così come voluto e concepito dal Costituente, ma bisogna constatare che l'assenza di una previsione volta a escludere il ricorso allo strumento referendario da parte della stessa maggioranza che ha voluto la revisione costituzionale, è il mezzo, costituzionalmente legittimo, perché all'interno del nostro ordinamento costituzionale si verifichino casi come quello del 2001 in cui il referendum, se voluto dalla sola maggioranza, non costituisce altro che l'approvazione, finale e decisiva, dell'atto normativo da parte degli elettori che partecipano alla consultazione. Una legge costituzionale deve essere approvata per due volte successive da entrambi i rami del Parlamento a distanza di tre mesi l’una dall’altra. Un popolo sovrano costretto a decidere in base a quesiti incomprensibili – e, in sostanza, in base al colore delle schede – è, certamente, un popolo sovrano manipolato. Altra differenza fra i due tipi di referendum è che mentre quello previsto dall'art. La legge costituzionale n. 2 del 2001 ha modificato gli Statuti delle Regioni a … We also speak … 7 anni dopo, il Consiglio Generale ha sviluppato un nuovo quadro costituzionale, che è stato approvato dal referendum nel 1993. 31), "Le richieste di referendum devono essere depositate in ciascun anno soltanto dal 1º gennaio al 30 settembre" (art. [26], Scrivono i costituzionalisti Augusto Antonio Barbera e Andrea Morrone sui nuovi limiti provenienti nelle sentenze del 1981, 1993, 1995, 1997 e 2000 di referendum radicali, che "categorie di giudizio distinte vennero utilizzate in modo scambievole, come quelle riferibili da un lato ad atti legislativi necessari e dall'altro a norme dal contenuto costituzionalmente vincolato. Una seconda osservazione critica è stata quella secondo la quale un atto sottoposto a controllo, ove quest'ultimo dia risultati positivi, produce sicuramente i suoi effetti con efficacia ex nunc e nei casi previsti dalla legge anche ex nunc, cioè dal momento della sua perfezione. Alcuni sostengono che la diffusione dell'istituto referendario è stato tuttavia un fenomeno imprevisto e indesiderato per la maggior parte dei partiti politici che avevano immaginato lo svolgimento delle consultazioni come un evento raro ed eccezionale[senza fonte], Secondo il politologo Angelo Panebianco: «il potere più rilevante dei partiti consiste proprio nel controllo sulle procedure mediante le quali viene presa la decisione su che cosa dovrà essere sottoposto a decisione. Inoltre il divieto di riprodurre la disciplina è temporale, anche se in merito alla sua durata le tesi della dottrina sono contrastanti e non si riscontrano sentenze della Corte che possano sciogliere il dilemma. Proprio all'interno di quest'ultimo caso è riconducibile il referendum "costituzionale" dell'ottobre 2001, e rimane quindi difficile, se non impossibile, intravedere in quella consultazione la funzione di tutela delle minoranze e di garanzia del sistema costituzionale; è invece più facile individuarvi una funzione di omologazione, di conferma dell'atto normativo da parte degli elettori. ma può essere esercitata soltanto ove ricorrano le condizioni indicate nella medesima disposizione. Al fine di rimandarne il compimento, nel 1972 alcuni partiti ottennero appunto dall'allora presidente della Repubblica Giovanni Leone le prime elezioni politiche anticipate del dopoguerra. [27], Anche Il Presidente Emerito Livio Paladin prima delle sentenze di legittimità dei venti quesiti radicali del 2000, criticava le evoluzioni effettuate negli anni dalla Consulta: "L'organo della giustizia costituzionale aveva più volte ‘mutato’ i propri criteri di giudizio, finanche all'interno di ciascuna tornata referendaria. In altri casi la Corte Costituzionale trasformava il giudizio di ammissibilità in un giudizio preventivo di legittimità, in cui rilevare il contrasto tra richiesta abrogativa e principi o valori costituzionali, anche quando oggetto dei quesiti erano semplicemente le modalità stabilite in concreto per l'attuazione di quei valori o principi.[12]. constitutional framework : Eravamo già persuasi del fatto che l'Unione ha bisogno del quadro costituzionale. [28], Nel 2005 la Consulta si oppose allo svolgimento del referendum unico di abrogazione della legge sulla procreazione medicalmente assistita, promosso dai Radicali Italiani e dall'Associazione Luca Coscioni, perché quella legge si proponeva di tutelare una "pluralità di rilevanti interessi costituzionale". L'articolo 38 della suddetta legge n. 352/1970 prevede poi che se l'esito è stato contrario all'abrogazione di una legge o di parte di essa, questa non possa essere oggetto di una nuova consultazione referendaria prima di 5 anni. [...] non è possibile che un giudizio di ammissibilità su un referendum sia un giudizio di così estrema latitudine che diventa un giudizio di politica costituzionale". La differenza fondamentale tra referendum costituzionale e referendum abrogativo è che in questo secondo caso è necessario il raggiungimento del quorum. Altro elemento avvalorante la funzione garantistica del referendum "costituzionale" è il fatto che esso non si svolge sempre e comunque in occasione dell'approvazione di una legge costituzionale o di revisione bensì ha carattere eventuale e facoltativo: esso si terrà solo nei casi in cui ne facciano richiesta i soggetti legittimati previo il mancato raggiungimento della maggioranza qualificata prevista dall'art. Il referendum Costituzionale del 2006 è il secondo referendum Costituzionale proposto nella storia della Repubblica Italiana e si è svolto il 24 e il 25 giugno 2006. La Costituzione prevede che possano essere sottoposte a referendum le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali entro tre mesi dalla loro pubblicazione quando ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o 500.000 elettori o cinque Consigli regionali. Dopo aver studiato il problema di quale sia l'effettiva natura del referendum all'interno del procedimento di revisione costituzionale, appare conseguenza logica quella di capire la funzione che l'istituto viene a svolgere all'interno del procedimento di revisione. Il motivo per cui un fondamento di questo genere è passibile di critica, non rendendo accettabile questa tesi, è quello secondo cui la natura di un istituto giuridico non può essere determinata in base all'impiego di un predicato verbale piuttosto che un altro; in questo quadro il verbo approvare sta soltanto a significare che il risultato positivo di una consultazione referendaria conclusasi con una maggioranza di voti favorevoli alla revisione, consta nell'approvazione della legge apportatrice di modifiche al dettato costituzionale. Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza pertanto da quanto avviene nel referendum abrogativo. Al controllo svolto dall'Ufficio centrale fa quindi seguito il giudizio circa l'ammissibilità delle richieste, spettante alla Corte costituzionale così come disposto dalla legge cost. Si introdussero poi dei nuovi limiti: il criterio dell'"ambiguità" del quesito o quello della "inidoneità della domanda a raggiungere lo scopo", che richiamava il sindacato intorno alla ragionevolezza delle leggi. La creazione di questa nuova giurisprudenza ha tuttavia incontrato in molti casi la critica degli stessi ex presidenti della Corte Costituzionale oltre che di numerosi costituzionalisti. Tuttavia, a seguito del rinnovamento dei parlamentari dovuto alle recenti elezioni politiche, la Commissione parlamentare di vigilanza doveva ancora costituirsi ed eleggere il proprio Presidente. Referendum: Istituto giuridico in virtù del quale il popolo viene chiamato alle urne per esprimersi su questioni istituzionali e politiche essenziali || r. abrogativo, indetto per abrogare una legge o alcune sue disposizioni | r. propositivo, indetto per avanzare proposte di legge. Secondo i giudici «la richiesta di abrogazione degli indicati articoli sembra volta a limitare, non già l'attività venatoria, ma la protezione e la tutela della fauna. 3 Cost. Nel 1997 il ciclo di tribune partì solo il 26 maggio quando era già trascorso 1/3 dei 30 giorni previsti, cosa che fece intervenire il Garante per l'editoria, Francesco Paolo Casavola, già Emerito Presidente della Corte Costituzionale, che in due occasioni denunciò pubblicamente il comportamento delle concessionarie televisive, definendolo lesivo dei principi di correttezza e imparzialità dell'informazione. Considerato che, sempre per la stessa normativa, la campagna referendaria deve svilupparsi obbligatoriamente per un minimo di 45 giorni, l'aver fissato a suo tempo la tornata elettorale per il 7 maggio 1972 comportò il fatto che non ci sarebbero poi stati i tempi tecnici necessari per tenere il referendum neanche nel 1973, facendolo così slittare definitivamente all'anno successivo. Tornando più specificamente sul tema di come dalla procedura referendaria sia possibile trarre elementi avvaloranti la tesi della funzione di garanzia dei soggetti minoritari, sembrano utili e idonei a questo scopo la mancata contemplazione, da parte dell'art. Un'altra funzione attribuibile al referendum in esame è quella di controllo, seppure eventuale, su tutta l'attività normativa posta in essere dal legislatore costituzionale e percepita come inopportuna o comunque al limite della legittimità da parte dei soggetti che possono richiedere la consultazione referendaria in virtù dell'art. 71 Cost. Ai sensi della legge 352/1970 il referendum per la fusione fra regioni dovrà essere richiesta da almeno tanti consigli comunali che rappresentino 1/3 della popolazione delle regioni interessate. Ma solo uno spazio di discussione e riflessione. I referendum istituzionali non hanno un quorum minimo e sono una forma di referendum a cui si ricorre in eventi storici particolarmente importanti. In dottrina si era infatti messo in evidenza che il referendum "costituzionale", pur essendo stato pensato per le minoranze, poteva essere legittimamente richiesto dalla maggioranza governativa mediante la sottoscrizione della richiesta da parte di almeno un quinto dei membri di Camera o Senato; all'interno del dettato costituzionale non esiste nessuna disposizione (né alcuna norma) che vieta in maniera diretta o indiretta tale comportamento e la maggioranza potrebbe in tal modo ottenere l'avallo del corpo elettorale rispetto alla modifica costituzionale rafforzando così la propria legittimazione politica. Dimostrazione quest'ultima assai complessa in quanto il referendum previsto dall'art. e comun. Il limite delle leggi tributarie era trasformato fino in fondo nel limite delle leggi che disciplinano qualsiasi aspetto del rapporto tributario; mentre quello delle leggi di autorizzazione alla ratifica era esteso alle "situazioni di pre-conformazione dell'obbligo di adeguamento" al diritto sovranazionale. È chiaro quindi come i cittadini, in casi come questi, non sono chiamati a far scelte o a dare le loro preferenze, tantomeno a sanzionare il lavoro delle Camere, essi possono solo respingere le riforme eventualmente deliberate. We use your LinkedIn profile and activity data to personalize ads and to show you more relevant ads. [7], Con la legge di attuazione del referendum il Parlamento, oltre ad applicare il dettato costituzionale, introdusse una serie di principi che resero palese la volontà del legislatore di circoscrivere il referendum abrogativo:[8]. Il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Antonio Baldassarre faceva notare la discrezionalità di cui gode la Corte Costituzionale nel prendere le sue decisioni: "il giudizio della Corte ha un'ampia dose di arbitrarietà [...] tale per cui pochi referendum potrebbero salvarsi, quelli che si salvano è perché il giudice di costituzionalità fa finta che non esistano dei problemi che invece altre volte fa valere. Nelle campagne referendarie un ruolo fondamentale lo giocano anche i mezzi di comunicazione. Referendum costituzionale . Tutte le novità nel testo firmato, Referendum costituzionale confermativo: cos’è, come si vota e quorum. Il mancato raggiungimento del quorum di partecipazione non è invece considerato avente gli stessi effetti preclusivi che si hanno in caso di prevalenza dei voti contrari all'abrogazione nel caso il quorum sia stato raggiunto. Dal 1970 in poi il referendum ha segnato frequentemente il dibattito politico italiano. Referendum costituzionale: chi può richiederlo . In sostanza nel caso appena descritto vi è un sostanziale riscontro delle tesi dottrinali sposate in questo capitolo: è infatti possibile vedere chiaramente come il referendum abbia svolto una funzione di garanzia per le minoranze rimaste sconfitte nelle more delle votazioni parlamentari, consentendo loro di opporsi per far valere i rispettivi interessi. I referendum di tipo manipolatorio, con quesiti incomprensibili da parte del popolo sovrano, non realizzano la democrazia diretta; sono invece – palesemente – strumenti utili alle lobby e ai demagoghi". n. 1/1953, ruolo questo che va quindi ad aggiungersi a quelli già previsti dall'art. Speciale Referendum Referendum costituzionale, uno strumento con molti limiti Secondo lo storico Agostino Giovagnoli la vicenda di questo istituto non è molto felice nella sua applicazione. 26, 27, 28, 30, 34, 36, 37, 38, 39, 40, 42 del 1997, Sentenze nn. contiene delle disposizioni semplicemente preordinate a garantire che il dettato costituzionale non venga modificato, o magari stravolto, in virtù di una semplice legge ordinaria che abbia ricevuto i consensi della sola maggioranza; non si vuole quindi dire nulla circa la natura e le funzioni di questo tipo di consultazione. Gemeinnützige Organisation. REFERENDUM : DEFINIZIONE . Nelle altre decisioni di inammissibilità, accanto ai criteri di giudizio divenuti canonici (quesiti non autoapplicativi, omogeneità dei quesiti, leggi collegate ai limiti espressi), si registrava un consistente ampliamento dei moduli decisori, con l'estensione del limite delle "leggi tributarie" o del criterio della «chiarezza del quesito» (comprensivo, quale elemento decisivo ai fini del giudizio, dell'intenzione soggettiva dei promotori), o di quello della completezza del quesito (rimodulato nel senso che non sarebbe stato sufficiente individuare una «matrice razionalmente unitaria» della domanda, ma avrebbero dovuto indicarsi tutte le disposizioni, anche quelle di puro dettaglio, riguardanti l'oggetto da abrogare). Nel caso contemplato dall'art. Decorso questo periodo, il Capo dello Stato, entro sessanta giorni, fissa con un decreto la data della consultazione, che deve avvenire tra il 50º e il 70º giorno successivo al decreto di emanazione.[5]. 75 Cost. No alla schifezza costituzionale che vorrebbero chiamare riforma. 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 45, 46, 49, 50, 51/2000, I limiti temporali del procedimento di indizione, La funzione del referendum "costituzionale", La funzione di garanzia, in senso lato e stretto, Il controllo preventivo sui deficit del legislatore costituzionale. Le ragioni del SI' e del NO La medesima dottrina stempera questa conclusione considerando che la gravità di questa situazione viene considerevolmente diminuita se si considera che il sistema maggioritario dà vita a maggioranze parlamentari che non sono lo specchio fedele del corpo elettorale e che nel caso dell'ottobre 2001 la maggioranza allora al Governo, vicina alla scadenza del proprio mandato, sembrava aver percepito in sé un difetto di rappresentatività. Innanzi a casi di questo genere non sembra che possa trovare applicazione la tesi che attribuisce alla consultazione la funzione di tutelare le minoranze dai mutamenti costituzionali ove questi non abbiano incontrato un largo consenso in aula tale da escludere l'opposizione delle minoranze mediante il referendum. 21 e 22, i quali lasciano sopravvivere la licenza di porto d'armi per uso di caccia e l'abilitazione all'esercizio venatorio, rende ambiguo anche questo punto». Il referendum qui in esame è inserito, come è possibile capire dai lavori preparatori dell'Assemblea costituente, all'interno di un iter legislativo che si distingue per il suo "non favore" nei confronti della revisione costituzionale in quanto può essere richiesto anche da quei soggetti minoritari interessati a ostacolare in maniera definitiva l'entrata in vigore delle modifiche, approvate a maggioranza assoluta dal Parlamento, facendo così salvi i principi costituzionali esistenti. La veridicità di quanto sopra detto è dimostrata dal fatto che tale consultazione ha come oggetto la deliberazione legislativa, teoria questa che trova conferme anche all'interno di quella parte della dottrina che evidenzia come questo tipo di referendum è stato concepito dall'Assemblea costituente non tanto come un mezzo mediante il quale gli elettori determinano, o almeno condeterminano, quelle che sono le scelte politiche, quanto come uno strumento con cui i cittadini possono controllare l'opportunità delle scelte fatte e la corrispondenza di esse alla volontà del popolo stesso. Il referendum è uno strumento di esercizio della sovranità popolare, sancita all'art. La Corte Costituzionale, che deve pronunciarsi sulla legittimità costituzionale del referendum, ha esteso l'elenco ritenendo inammissibili referendum che non abbiano oggetto unitario o il cui esito positivo paralizzerebbe l'attività di un organo costituzionale, determinando un vuoto legislativo. Da ciò si capisce che per il raggiungimento del fine dei promotori del referendum non occorre né la maggioranza assoluta né quella relativa, ma è necessaria e sufficiente l'inesistenza di una maggioranza relativa dei voti validi e contrari. il referendum costituzionale (articolo 138 proprio della Costituzione), detto anche confermativo o sospensivo; il referendum abrogativo (art. Spesso si sono scatenate polemiche, almeno in parte motivate, sulle modalità di effettuazione e sulle conseguenze del referendum. Pirogassificatore, stravince il "sì". Il Referendum sarà indetto nei territori delle regioni interessate, e la sua approvazione, a maggioranza assoluta dei voti, avrà fine con l'emanazione di una legge Cost. Ecco cosa c’è da sapere in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. Questa decisione diveniva un precedente rilevante per l'ammissibilità dei quesiti elettorali, proposti negli anni novanta, e le loro rispettive riformulazioni. del Tribunale di Roma N. 84/2018 del 12/04/2018. 4 comma 3), pur dichiarata <>, non avesse contenuto "costituzionalmente vincolato", a prescindere dal vuoto normativo che l'accoglimento popolare di uno (o più) dei quesiti referendari avrebbe potuto determinare[15]. [senza fonte] Non è ammissibile il ricorso per atti normativi dell'Unione Europea o leggi che li recepiscono, anche se questi sono contrari agli esiti di un referendum precedente. it. Il primo giurista a individuare la natura oppositiva del referendum "costituzionale" è stato Guarino, all'indomani dell'entrata in vigore della Costituzione repubblicana. [30], Referendum sulla modifica delle circoscrizioni territoriali, Il dibattito, la dottrina, la giurisprudenza, Sentenze nn. Il referendum istituzionale è una consultazione popolare in cui gli elettori sono chiamati a votare le istituzioni o la forma di Stato. 138 Cost. In tal caso il referendum “passa” soltanto se si presenta alle urne la maggioranza degli aventi diritto al voto e venga raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.

Stipendio Medio Serie A, Leo Gullotta Malattia, 3ddi Pizzeria Firenze, Piano Di Studi Architettura Firenze, Massimiliano Bruno Facebook, Sora Napoli Serie C,