Nessuno al mondo avrà la mia stessa missione, nessuno la tua, perché nessuno è me a parte me, e nessuno è te a parte te: questo ci rende unici agli occhi di … Annunciare l’amore che salva nell’era del lockdown? Anche qui cerchiamo di custodire il legame tra la preghiera e la carità. Spero che tutti abbiate già ricevuto Shekinàh, il periodico dell’intera Fraternità: è uno strumento agile e dinamico per raccontare le esperienze che quotidianamente viviamo, per approfondire temi che ci stanno a cuore, per comunicare l’ideale. In questo giorno di grande gioia per la nostra comunità, che festeggia un nuovo prete, il Signore Gesù è passato a visitare il cuore e la famiglia di don Tommaso, chiamando a sé la sua mamma. La Pasqua è un evento imprevedibile, è una grazia che irrompe nella storia e dona lucentezza ai giorni che in apparenza scorrono con scontata monotonia: “Ecco io sono con voi tutti i giorni” (Mt 28,20). Tutto il loro smarrimento l'avevano confidato anche a lui. È questa presenza che dona un volto nuovo alle cose e permette di scoprire il mistero nascosto in ogni evento. Nella resurrezione la luce divina investe la natura umana e la ricolma di grazia, ogni realtà umana viene in qualche modo assunta da quella divina. Molti fratelli peccatori Egli avrà, ché Gesù si chiamerà tuo primogenito ! Viviamo dunque questo tempo con lo slancio della fede per accogliere nuovamente il dono dello Spirito che ci rende nuove creature. L’Associazione Comunità Emmaus, presente nel territorio bergamasco dal 1976, è stata fondata da Don Giuseppe Monticelli, sacerdote diocesano bergamasco, e da un gruppo di giovani volontari. Ci scontriamo con i ... Famiglia, Serve di Nazareth. È un foglio di collegamento per tutte le comunità ma anche un ponte per raggiungere gli amici più lontani o per trovare nuovi amici. La ristrutturazione della casa richiede ancora molte energie e ingenti risorse. Anche noi come i discepoli di Emmaus siamo in cammino e lun-go il cammino nella mente e nel cuore nascono domande e re-stano le delusioni di sogni, progetti, passioni. ancora la bellezza del Vangelo e per vivere la gioia pasquale. La vicenda e la figura di Gesù di Nazareth rievocata attraverso la conversazione tra vari personaggi all’interno di una locanda del tempo con Attualmente l’Associazione gestisce direttamente, nell’area HIV/AIDS: Casa San Michele: casa alloggio, a valenza sociale, che ospita persone con HIV, anche provenienti dal carcere o da condizioni di marginalità sociale, con progetti personalizzati di recupero dell’autonomia psico-fisica e di reinserimento. 63. La necessità di una casa di accoglienza è apparsa chiaramente qualche anno dopo quando abbiamo incontrato persone che avevano bisogno di una stabile dimora per portare avanti una gravidanza e per ritrovare una dignità che avevano smarrito. La Società Cooperativa Sociale Memphis si è costituita nel 1988 con lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana ed all’integrazione sociale dei suoi cittadini. Questa presenza nella storia permane attraverso la Chiesa, non solo nei segni sacramentali ma anche nei gesti più umili e semplici. È una nuova creazione in quanto dà un nuovo significato ad ogni cosa creata. Ma di accusarlo a Cesare lo minacciarono ed ebbe paura. Ed è così che per Luca ogni uomo, come i due di Emmaus, può incontrare e riconoscere il Risorto. 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Cliccando su "ACCETTA" o continuando la navigazione se ne autorizza l'uso. L’evento della passione e morte di Gesù aveva sconvolto tutti, a cominciare da chi l’aveva seguito, ma la Sua resurrezione era la Notizia stupenda, inattesa del giorno… come dovrebbe essere per il credente, pensando che ci attende un giorno la nostra resurrezione. In questo anno dello Spirito stiamo ricevendo tanti doni, sembra quasi che il Signore abbia voluto fare di questo anno un tempo di grazia. 1 Per una strada montuosa due uomini, di media età, vanno lesti volgendo le spalle a Gerusalemme, le cui alture scompaiono sempre più dietro le altre che si susseguono con ondulazioni di cime e di valli continue. Michelangelo da Caravaggio, La cena in Emmaus; dipinto per Ciriaco Mattei nel 1601-02. Il peso e la fatica sarà abbondantemente ricompensato dalla gioia. Non vogliamo semplicemente creare luoghi di effettiva solidarietà ma costruire una società solidale dove tutti imparano a portare i pesi dei fratelli più deboli. Parlano fra di loro. emmaus, discepoli, gesù, commento, pasqua. Ripartiamo da Emmaus, Gesù ha parlato ai discepoli, ma solo quando fa per andare più lontano i discepoli si destano e gli chiedono resta con noi allora anche con i figli non dobbiamo chiedere di fare, dobbiamo creare le condizioni, offriamo ragioni e motivazioni che suscitano la loro personale risposta. Per rimanere fedele a questa sua vocazione la Chiesa deve testimoniare che l’amore vince l’odio, che il bene è più forte del male. Giovanni Paolo II invita ad una “grande preghiera per la vita”, la forza della grazia divina supplisce alla mancanza di altri mezzi. Carissimi amici, il tempo di Pasqua ci invita a gustare la gioia della fede, a vivere con la certezza che Dio è presente nella nostra storia e accompagna i nostri passi. CATECHESI in famiglia L’AVVENTURA DEI DUE DISCEPOLI DI EMMAUS 7 8 9 10 Per questo vi invito a leggere con attenzione l’opuscolo Un Rosario per la vita: è una proposta che coinvolge tutti, laici e religiosi, famiglie e monasteri. Siamo noi che dobbiamo rendere visibile la sua Presenza e far conoscere a tutti che Egli è vivo. Angelo G. Uno era certamente un uomo: il nome greco Kleopàs (Lc 24,18) è una forma abbreviata di Kleòpatros (forse subentrato al semitico Klopàs, che troviamo anche in Gv 19,25), dell’altro discepolo Luca non dice nulla. I due discepoli di Emmaus, come abbiamo visto nella lectio di ieri, sono appena giunti nel Cenacolo e raccontano agli Apostoli quanto era loro accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello «spezzare il pane». Il tempo pasquale si conclude con la solennità della Pentecoste, lo Spirito che ha donato la vita nuova al corpo di Gesù invade la Chiesa e fa di essa il corpo in cui il Risorto vive e incontra tutti gli uomini. Perché nell’ Emmaus di Alessandro Baricco d’ intelligente materiale per creare una narrazione di grande spessore ce n’ era in ogni pagina. Il testo del vangelo è accompagnato da un monologo dell'autore che rilegge il racconto di Emmaus dal punto di vista del viandante sconosciuto che si accosta ai due discepoli. Comprendete allora che la battaglia non si vince con i mezzi umani ma con quelli che solo il Signore può comunicare a quanti si fidano di Lui. Per ulteriori informazioni o per scoprire come modificare la configurazione leggi, L’Avvento per i giovani della Fraternità di Emmaus è iniziato con il cenacolo…, Potevano mancare i cenacoli al tempo della pandemia? La Chiesa prolunga storicamente questa Presenza, la sua vita e il suo agire sono il segno della resurrezione, permettono all’uomo di riconoscere che Dio è entrato nella storia umana e guida tutti verso la definitiva trasfigurazione. Si fa compagno delle loro delusioni, incomprensioni, incapacità di vedere. Perché io sono Clofé figlio di Clofé e questo è Simone, ambedue di Emmaus, e parenti perché io sono lo sposo della sua prima figlia, e discepoli del Pro­feta eravamo. “Comunità Emmaus” servizio terapeutico-riabilitativo residenziale; “Comunità Emmaus” servizio terapeutico-riabilitativo semiresidenziale; “Centro Diurno Arcobaleno” servizio pedagogico riabilitativo semiresidenziale; “Inascolto”, Servizio di ascolto, supporto e accompagnamento di quanti, adolescenti, giovani e/o adulti desiderano risposte approfondite sulle tematiche della dipendenza, del gioco d’azzardo patologico, dell’emarginazione sociale; Gruppi di auto aiuto tematici, rivolti a giocatori, cocainomani, famiglie coinvolte nei problemi di dipendenza. Per la preziosa collaborazione e condivisione in La nascita del Verbo è affidata al cuore di una Vergine che accoglie e custodisce con amore il mistero; la sua vittoria sulla morte è invece consegnata alla Chiesa che riconosce e annuncia il Signore Risorto. Casa Raphael: luogo di accoglienza, cura e accompagnamento, a valenza socio-sanitaria e riabilitativa, di persone malate di AIDS, anche in condizioni di non autosufficienza o particolarmente segnate dalla malattia. La vicenda dei discepoli di Emmaus, che tutti conosciamo, accade nella giornata della domenica di Resurrezione. La parola Shekinàh letteralmente significa abitazione, essa richiama la tenda del nomade e perciò fa riferimento anche alla tenda del convegno, quella tenda “posta fuori dell’accampamento” in cui Mosè incontrava Dio (Es 33,7). Dimensioni: 195 x 139 cm). Il termine Shekinàh era diventato così sacro da essere utilizzato anche designare Dio stesso e per questo non veniva pronunciato per rispettare l’assoluta trascendenza di Jhwh. Essa è nata grazie all’impegno e alla passione di tanti amici. Soprattutto abbiamo incrociato tante vite, a volte spezzate o ferite, e da questi incontri ne siamo usciti cambiati, cresciuti e arricchiti. Il racconto che l’evangelista Luca ci tramanda è molto suggestivo perché ci trova estremamente coinvolti nella nostra realtà di gente sempre in cammino. È un incontro che dà la misura concreta della resurrezione di Gesù, del suo stile. Quei bambini a cui viene impedito di nascere diventano i nostri primi intercessori in cielo, sono angeli senza volto che un giorno ritroveremo e che ci ringrazieranno per quanto abbiamo fatto per loro. Una storia recente ci ha lasciato molto amareggiati: abbiamo cercato di salvare un piccolo bambino, nascosto nel grembo della madre, una giovane ragazza con problemi psichici: per lui abbiamo lottato e sofferto, ma a causa dell’ostinata chiusura di chi non voleva accogliere quella vita ci è stato impedito di parlare con la madre. A Lei che ha accolto il Verbo fatto carne, chiediamo di custodire questa scintilla di vita nuova che il Signore ha acceso nella nostra storia; a Lei, madre dell’Eterno Figlio, chiediamo la grazia di accogliere tutti i fratelli come veri figli dell’unico Padre; a Lei affidiamo fin d’ora tutti coloro che busseranno alla nostra porta. L’episodio dei discepoli di Emmaus rivela l’esperienza di tutti coloro che sono deboli nella fede, ma ai quali il Signore stesso va incontro per confermarli con la sua parola e la sua presenza. Anche noi ci ritroveremo insieme per celebrare le meraviglie che il Signore ha operato e per rinnovare nella fede l’adesione all’ideale che egli ci ha consegnato. Il Risorto è apparso ai discepoli e tuttora si rende presente, in modo sacramentale, nella sua Chiesa. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito. Luca 24:13-53: I discepoli di Emmaus 13 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 e conversavano di tutto quello che era accaduto. In quei due discepoli – dei quali è riferito solo un nome, Cleopa (ossia Cleopatro) – è rispecchiata la vicenda di tutti i credenti. La preghiera e la carità si uniscono in un’unica storia, diventano una sola voce. Lo spazio è limitato alla zona occupata dai commensali e dall’oste. Nell’area minori e famiglia, l’Associazione gestisce infine: CasaChiara: progetto socio-educativo di accompagnamento a minori e famiglie in difficoltà con finalità di tutela e protezione e con l’obiettivo di individuare risposte educative ed assistenziali personalizzate in collaborazione con i servizi del territorio. La sofferenza può diventare una macerazione per la trasfi-gurazione, per la risurrezione. I discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35) Questo titolo è stato scelto dal nostro Consiglio Pastorale, affascinato dal rapporto strettissimo e profondo tra la nostra chiesa e una grande strada - il Corso XXII Marzo - e da quella intelligente e «inquietante» porta di vetro della nostra chiesa che dà sulla strada e che porta scritto: Una famiglia per tutti. 13 Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, 14 e conversavano di tutto quello che era accaduto. Per i fanciulli, come per la famiglia e la comunità seguire Gesù è celebrare la Pasqua con lui; riconoscerlo, come i discepoli di Emmaus, vicino e presente nel segno più grande che egli ci ha lasciato; accoglierlo come pane di vita. Discepoli di Emmaus. missionaria” del cammino dei discepoli Emmaus dentro il nostro vissuto di coppia e familiare, dando ad essa un contenuto e un fondamento più profondo. Cittadella della Carità - Via Adriana, 18 - Angri (SA), © Fraternità di Emmaus - cf 94050700650 - Informativa privacy - Informativa cookie. La morte di Gesù li aveva messi davanti alla realtà di un "fallimento totale e angosciante". Ingresso libero. Sono circa 60 le persone impegnate a titolo professionale nei servizi e progetti gestiti dal gruppo, e circa 80 i volontari impegnati a loro fianco. E poi, chi ci assicura che un aborto procurato quando la gravidanza è già entrata nel quinto mese non produrrà comunque turbe psichiche alla madre? L’oscura fatica degli anni passati comincia finalmente a dare i suoi primi germogli. La parola che abbiamo scelto come titolo ha un preciso significato, rivela e annuncia l’ideale che ogni giorno impasta la nostra esistenza. La Comunità Emmaus Società Cooperativa Sociale Onlus (prima Cooperativa Arcobaleno) è stata costituita nel 1987 ed è iscritta all’Albo Regionale delle Cooperative dal 1994, a quello nazionale dal 2005. Il Vangelo di oggi ci porta al termine del giorno di Pasqua. Senza la preghiera non possiamo rispondere alla chiamata e non abbiamo la forza di rimanere fedeli. Abbiamo riconosciuto nei volti di molti il bisogno di realizzare il proprio progetto di vita buona, insieme agli altri uomini, a partire dal limite e nonostante le contraddizioni e le fatiche, che sono costitutivi dell’uomo. Dio stesso per mezzo del profeta annuncia la sua presenza: “Io sono il Santo in mezzo a te” (Os 11,9). Rimane la sensazione di un incontro mancato, di un’ opportunità sprecata. Invito ogni comunità a pensare ad alcune iniziative per raccogliere fondi, questo impegno è un segno di condivisione e nello stesso tempo favorisce in ciascuno di voi l’appartenenza all’ideale. É riconosciuta, infine, nell’Albo degli Enti Ausiliari per le tossicodipendenze della Regione Lombardia dal 1996. Anche la tragedia allora può essere raggiunta da barlumi di Tutto questo per noi è una scoperta sempre nuova, quando la Sentinella ha cominciato a muovere i primi passi non avevamo alcuna intenzione di aprirci alla carità, ma il Signore ci ha guidato per sentieri imprevedibili e ci ha fatto comprendere che l’accoglienza e la condivisione sono una via necessaria per chi vuole camminare nella santità. Nella vita del cristiano lo sguardo al cielo s’intreccia con quello rivolto ai fratelli, le mani alzate in segno di invocazione s’incontrano con le mani tese per accogliere. Tutti possono dare una mano, ciascuno secondo le sue possibilità. Perché è solo nell’incontro, nel camminare insieme e nella condivisione che continueremo a essere Comunità Emmaus. Un po’ di voglia di fare è sufficiente per aiutare chi è in situazione di difficoltà. La Provvidenza non ha mancato di manifestarsi in modo concreto e certamente farà ancora sentire la sua voce. La casa di accoglienza è un segno di speranza: in una terra in cui la rassegnazione e la chiusura individualistica sembrano essere l’unica risposta dinanzi ai problemi vecchi e nuovi, questa casa e la presenza di due sposi che hanno scelto di vivere accanto agli ultimi è una forte provocazione, un invito a vincere la paura e a inventare nuovi percorsi di solidarietà e di condivisione. I discepoli, nel camminare con quello sconosciuto hanno dovuto prima aprirsi alla sua compagnia, poi al suo ascolto, al dialogo, poi all’ospitalità e alla tavola, alla condivisione, in ultimo gli si sono aperti gli occhi a una visuale diversa, a un progetto diverso, a una prospettiva nuova. Sì, è possibile ecco come.. Cosa succede ai figli quando mamma e papà litigano? […] I loro occhi erano incapaci di riconoscerlo». La veglia di Pentecoste quest’anno, dedicato allo Spirito, sarà particolarmente solenne: in quell’occasione Giovanni Paolo II ha convocato tutti i movimenti a Roma per ritrovare attorno all’unico fuoco la gioia di costruire l’unica Chiesa attorno all’unico Pastore. “In Cristo Risorto tutta la vita risorge” (Prefazio pasquale), in Lui ogni uomo ritrova il coraggio di vivere, scopre la straordinaria bellezza della vita e impara a stare nella gioia anche quando la sofferenza rende più oscura e faticosa l’esistenza. La casa di accoglienza non può diventare un alibi per delegare ad alcuni un impegno che deve rimanere di tutti. La tela riporta una scena narrata nel Vangelo di Luca (Luca 24, 30-31) in cui, il terzo giorno dopo la Crocifissione, due discepoli di Gesù che lo incontrano sulla via di Emmaus non lo riconobbero: “Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. (…) Da Cristo attraverso la Chiesa, il matrimonio e la famiglia ricevono la grazia necessaria per testimoniare l'amore di Dio e vivere la vita di comunione. questa e' la famiglia di gesu' 1.doc questa e' la famiglia di gesu' 2.doc gesu' fa la volonta' del padre suo.doc c'e' molta genteintorno a gesu'.doc gesu' guarisce e dona vita.doc voi chi dite che io sia.doc andiamo incontro a gesu'.doc ave maria piena di grazia.doc oggi e' nato per noi il … Anch’essi camminano lungo quella via che da Gerusalemme punta verso il villaggio di Emmaus (variamente identificato dagli archeologi e quindi un po’ misterioso e … Solo così si costruisce la Chiesa di Dio. Nel nostro cammino, abbiamo incontrato tante persone che hanno condiviso i nostri progetti, a volte un po’ azzardati, e sognato con noi un mondo migliore. La casa di accoglienza è dedicata a Maria, “Madre della vita”: da molti anni, ogni giorno, quando recitiamo l’Angelus nella preghiera di mezzogiorno, invochiamo la Vergine con questo titolo. La resurrezione è una grazia che sorprende e scuote, segna la fine della rassegnazione e l’inizio della speranza. Ad ognuno è affidato il proprio mandato, inviati speciali per una precisa e determinata funzione. È maturata negli anni successivi incontrando decine di donne che volevano abortire – più di 250 colloqui - e aiutando molte di esse ad accogliere la vita. 15 Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. 7 chilometri da Gerusalemme - I discepoli di Emmaus 2 visualizza scarica. Insomma fu condannato alla Croce e vi morì. Abbiamo iniziato a lavorare nell’ambito delle tossicodipendenze – col primo nucleo di accoglienza situato a Lovere, poi a Castelli Calepio (Gandosso), infine a Chiuduno – poi abbiamo rivolto il nostro sguardo alle persone con HIV/AIDS – sono nate Casa San Michele, il progetto Vivere al Sole e Casa Raphael – successivamente, abbiamo sviluppato iniziative per bambini e famiglie in condizioni di fragilità – con SaraCasa (ora gestita direttamente da Caritas Diocesana) e CasaChiara. Lo spazio ne La cena di Emmaus di Caravaggio. La Shekinàh dunque ricorda che Dio si fa vicino, frequenta il suo popolo, cammina con lui. L’Associazione, fondata nel 1976, ha dato avvio ai servizi nell’area delle dipendenze, gestiti ora dalla Cooperativa Sociale Comunità Emmaus, e ha sviluppato diversi progetti a fianco delle persone con HIV/AIDS e delle famiglie con minori. Decisamente no…. Quella dei discepoli di Emmaus è la narrazione evangelica dove il Risorto guarisce gli occhi dei discepoli incapaci di vedere, la mente di comprendere, il cuore di bruciare. Lettera di Amicizia - Maggio 1998. E il più anziano dice all'altro, che avrà un trentacinque anni al massimo: «Credi che è stato meglio fare così. Chiedete al Signore di aprire sentieri di carità nella vostra vita, non abbiate timore di essere troppo disponibili. I nostri giovani sulle orme di Carlo Acutis…. Parrocchia s.Anna III DOMENICA DI PASQUA SCHEDA DI CATECHESI E DI PREGHIERA IN FAMIGLIA SUI DISCEPOLI DI EMMAUS La liturgia di oggi ci fa incontrare 2 personaggi “famosi”: i discepoli di Emmaus! E questo, insieme al timore dei sinedristi, ci ha molto avviliti. La reazione dei discepoli di Emmaus, che si alzarono all’istante e tornarono a Gerusalemme (Cfr. Nella rivelazione biblica Dio è nello stesso tempo trascendente e vicino, è il “tre volte Santo” Is 6,3), il Dio “altissimo” (Gen 14,20); ma anche colui che rimane misteriosamente accanto al suo popolo: “Quale grande nazione ha la divinità così vicina a sé?” (Dt 4,7). Il corpo glorioso di Cristo è il segno di una nuova umanità, manifesta che la storia umana è ormai totalmente plasmata dallo Spirito. È una storia che comincia agli inizi degli anni ’90 quando abbiamo scelto di servire la cultura della vita e di difendere i diritti dei bambini non ancora nati. Perciò avevano deciso che tanto valeva la pena di tornare al lavoro usato e da tempo lasciato: Emmaus. La Cooperativa è ente gestore di numerosi servizi e progetti presenti in provincia di Bergamo nell’area delle dipendenze e dell’emarginazione: La Cooperativa inoltre dedica da sempre impegno e risorse nella progettazione e realizzazione, anche in partnership con altri enti, di iniziative sperimentali intese come spazi di ricerca in risposta a problematiche nuove ed emergenti nell’area delle vecchie e nuove dipendenze. La casa fa parte di un cammino che faticosamente abbiamo percorso in questi anni. Ognuno di noi è stato creato per la “sua” missione. Nel tempo, a fronte di nuovi bisogni ed emergenze, abbiamo sviluppati nuovi servizi e nuovi progetti, ma lo stile resta quello ispirato da Don Giuseppe: «fare casa, delineare dei confini, alzare un tetto, darsi quattro mura e condividere», spezzare insieme oltre al pane quotidiano le proprie debolezze, le speranze, i sogni. La morte e la prova non sono la fine, ma un pas-saggio, un transito. Ma noi sappiamo che ogni bambino è un dono di Dio, anche quello che porta nella carne le stigmate del Signore. Chi incontra il Risorto è chiamato a fare i conti con una realtà assolutamente nuova che chiede di cambiare la cornice abituale del nostro esistere. Ma, alla fine della corsa, personaggi, volti, accadimenti evaporano. Vivere al Sole: progetto che agisce su due fronti, quello della prevenzione/promozione della salute e quello dell’attenzione sociale ed educativa verso chi contrae l’infezione ponendosi a fianco delle persone con HIV, offrendo spazi di ascolto e di counselling, fornendo informazioni sui servizi territoriali e supporto di natura giuridica, sociale e psicologica, mantenendo un’attenzione privilegiata ai bambini e alla famiglia. Sabato 8 giugno 2013 alle ore 21 presso il salone parrocchiale della Santa Famiglia è in programma il Musical “La locanda di Emmaus” promosso da giovani e ragazzi della Parrocchia. L’Associazione Comunità Emmaus, presente nel territorio bergamasco dal 1976, è stata fondata da Don Giuseppe Monticelli, sacerdote diocesano bergamasco, e da un gruppo di giovani volontari. Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la vostra esperienza. Percorso per la famiglia. Questo sussidio è particolarmente adatto in per i bambini impegnati nei cammini di iniziazione cristiana (6-11 anni), ma potrebbe essere un buono strumento per tutti i membri della famiglia. Nel tempo, per venire incontro a una complessità sempre maggiore sia dei bisogni che delle risposte date, si è resa necessaria la creazione di più soggetti giuridici, facenti però tutti capo al gruppo Comunità Emmaus. Carissimi amici, il tempo di Pasqua ci invita a gustare la gioia della fede, a vivere con la certezza che Dio è presente nella nostra storia e accompagna i nostri passi.In questo anno dello Spirito stiamo ricevendo tanti doni, sembra quasi che il Signore abbia voluto fare di questo anno un tempo di grazia. Perché nell’Emmaus di Alessandro Baricco d’intelligente materiale per creare una narrazione di grande spessore ce n’era in ogni pagina. La profondità della scena si può valutare, infatti, considerando la distanza tra il primo piano e il muro di fondo. di Mattero S. - Riflessioni sul brano di Lc 24,13 ss È la storia di un incontro, un incontro che cambia la vita, che ti prende nella disillusione e ti porta alla speranza. Intanto, un misterioso viandante si era accodato ad essi lungo la strada. ... Ai due discepoli, e a noi. Testi del Vangelo della Messa Crismale (Lc 4,16-21) e della Messa vespertina di Pasqua (discepoli di Emmaus - Lc 24,13-35) secondo la nuova traduzione, con la grafica dei nuovi lezionari, utili per essere inseriti all'interno dell'evangeliario. E qui si potrebbe riprendere e sperimentare la famosa intuizione di Sant'Ambro-gio: “felie olpa”. Il nome Comunità Emmaus si rifà al racconto del vangelo di Luca ed è stato scelto e posto come punto di riferimento del nostro operare in tutti questi anni. La caratterizzazione che, sin dall’origine, si è voluta dare alla nuova iniziativa è riassumibile nei seguenti tre aspetti: Da sempre, la mission condivisa della Comunità Emmaus è creare o favorire le condizioni per cui ogni persona possa crescere fino a essere pienamente sé stessa superando le difficoltà e i limiti personali, culturali e sociali. L’inaugurazione della casa è un dono di Dio che impegna tutta la Sentinella ad essere ancora più pienamente al servizio dei poveri. Le sue parole e le sue opere devono essere inequivocabili e chiaramente diverse dal comune modo di vivere e di pensare. Per fare ciò, la Cooperativa promuove spazi socio-educativi residenziali e/o diurni e servizi alla persona secondo i principi di mutualità, solidarietà, democraticità e sussidiarietà e promuove progetti innovativi con particolare attenzione ai bisogni emergenti non adeguatamente e tempestivamente affrontati degli Enti locali e dai servizi pubblici. In formato pdf. 16 Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Rimane la sensazione di un incontro mancato, di un’opportunità sprecata. Si può ipotizzare che uno dei discepoli di Emmaus fosse una donna? Le diverse attività, oltre che da personale qualificato sulla base delle normative nazionali e regionali, sono realizzate con l’apporto preziosissimo e umanamente insostituibile di numerosi volontari, uomini e donne, giovani e meno giovani, formati e impegnati nelle varie realtà operative. La Cooperativa opera nell’ambito degli inserimenti lavorativi e si propone di offrire un’occasione di crescita e di sperimentazione, attraverso il lavoro, per le persone escluse dai circuiti lavorativi ufficiali a causa dei propri vissuti di disagio e devianza sociale o delle proprie condizioni psicofisiche. La resurrezione di Cristo rappresenta il compimento di quanto nell’Incarnazione era annunciato come profezia. È Lui che prende l’iniziativa e si mette al loro fianco, si fa compagno di quella strada carica di perplessità e incertezze, si affianca in quella fase difficile del loro cammino. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Nel tempo, abbiamo contribuito a dare vita alla Cooperativa Crisalide, attiva nell’area della prevenzione con un’attenzione particolare agli adolescenti e alla famiglia e la Cooperativa Piccolo Principe, impegnata nel fronteggiare in modo innovativo e sperimentale le vecchie e nuove forme di dipendenza. Il suo compito è quello di annunciare un Altro e invitare l’uomo a camminare verso un oltre.

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